
giovedì 28 maggio 2009
Chicken Tikka Masala

domenica 17 maggio 2009
ROGER LIMA
studente modello al liceo. e nn ho mai studiato bene la grammatica inglese. l'ho sempre evitata. mi piaceva la letteratura inglese, soprattutto quella americana, di metà 900. però per la scuola è inutile, bisognava sapere bene dickens. al liceo mi piaceva anche la fisica. soprattutto l'ottica. ma dove si va con una laurea in fisica, chiedese la madre preoccupata al figlio. beh, prendete nota, ho scoperto che con una laurea in fisica si possono fare milioni nella city. soldi facili per chi ci sa fare. il concetto è quello di inventarsi ''confezioni'' di prodotti che permettano alti guadagni all'istituzione finanziaria di turno. in cambio il candidato deve rinunciare a una vita ''normale'', fatta di relazioni vere e non ad esempio di ''muraglie cinesi'' (ovvero se tizio che lavora nel settore pubblico deve chiamare caio, che lavora nel privato, allora deve intervenire sempronio che ascolta e vigila che non vengano scambiate informazioni sensibili tra settori in concorrenza tra loro - che poi come idea non è male, senonché le persone possano parlarsi in bagno tra una riga di coca e l'altra). il candidato però tra bonus e stipendio potrà facilmente superare le 100.000 sterline.
londra era una città dove mai avrei pensato di vivere e lavorare. eppure ora ha segnato in maniera molto marcata la mia vita. penso di essere tra i pochi sfigati che si sposa e deve tornare a casa lasciando in italia la propria moglie. tant'è ora qui sono, e tutto sommato posso pure dire per fortuna. all'inizio in mezzo a ulema, sherpa e accenti allucinanti. posti in cui non tanto l'occhio notava le varie difficoltà che caratterizzano l'integrazione di culture diverse, quanto, piuttosto, come certe ansie al liceo per le interrogazioni di inglese non hanno avuto proprio senso! e quindi la mia insegnante di inglese chaucer se lo poteva veramente mettere nel culo! seppur oggi per strada nn abbia più particolari problemi di listening, capita di avere un certo timore quando devo chiamare i vari call-centres. bt nn mi crea più di tanti problemi. quello di o2 invece devia le chiamate in mezzo a capre e lande desolate (scozia) quindi ogni tanto la regola che mi sono imposto è quella di ripetere all'operatore quello che ho capito. se l'operatore conferma è fatta. quello che invece rimane sempre un terno al lotto è il call center di barclays, online banking. credo che le chiamate vengano dirottate in bangladesh. e capista spesso che quando sono al telefono con l'operatore mi metto a guardare elisa sconsolato. se ciò capita, vuol dire che non ho passato le domande che accertano la mia identità e che quindi l'operatore mi ha bloccato l'account. il problema non è più quindi "capire", bensì "il farsi capire". le domande che l'operatore dal bangladesh ti pone sono sempre le stesse e in teoria pure le risposte che io devo dare. in pratica però il mio cognome contiene un paio di ''erre'' e un paio di ''elle''. e per "loro" sono la stessa cosa, come se fossero un'unica lettera...
giovedì 7 maggio 2009
don't upset the rhythm
martedì 14 aprile 2009
FLYING COFFEES

giovedì 26 marzo 2009
Intossicato
Sono passati due anni e tre mesi da quando sono arrivato a Londra e fatalità mi sono ricordato di questa pagina. Con un leggero sorriso rileggo i due post del 2007 e mi ricordo bene quei momenti di puro piacere della scoperta fine a se stessa. E penso...di quanto forse mi sono dimenticato di me e di alcune sfumature a cui davo molta importanza appena arrivato...e che ora forse non trovo. Cinque minuti seduto su un ramo di Richmond Park a fissare il nulla, la city lontana, il verde attorno e qualche macchina in lontananza. Dopo tanto tempo mi sono ritrovato a "pensare ancora a me". Ma non ne ero capace. Ed ora mi sento intossicato da questa città.
domenica 18 febbraio 2007
Tet
sabato 17 febbraio 2007
MUSICA DA NEGRI
Un po’ in ritardo, vi confermo del detto “eating is cheating”…due week end fa infatti ho vissuto il fine settimana da vero inglese, riempiendomi di birra il venerdì sera e passando un sabato di mal di testa lancinante.
Non è che mi sia divertito tantissimo, ma quanto meno ho condiviso una serata con tutti i coinquilini e questo ha permesso un definitivo ingresso nel “gruppo”. Obiettivamente si è un po’ esagerato, pure loro alla fine lo hanno ammesso. Le due bottiglie di champagne a fine serata hanno infatti tagliato le gambe a tutti ed è stata dura finire tutti “sani e salvi”.
Il club a cui siamo andati, a Soho, trasmetteva solo musica funky stile anni 70, e chi si trovava perfettamente a proprio agio erano dei personaggi usciti da non so quale telefilm, con le scarpe in vernice, che in un angolo del locale, si sfidavano con passi simil black dance. La cosa buffa è che loro non parlavano tra di loro, come faceva tutto il resto del locale, ma comunicavano uno alla volta con sorrisini di approvazione, pose ed evoluzioni varie. Ho pagato solo l’ingresso, il resto è stato tutto offerto, ed ho dato una piccola mancia al tipo del cesso…servizio impeccabile, possibilità di scelta tra una quarantina di profumi maschili, sapone versato direttamente sulla mano, asciugamano lindo come il culo di un bambino. Devo farmi dare le foto. La caaaasa ha una macchina fotografica per quando si esce. Una bellissima casio ultra sottile con il monitor rotto. Sembra strano ma ciò ha un valore aggiunto. Solitamente la domenica ci si ritrova tutti assieme per vedere le foto fatte a caso. Un terzo hanno come soggetto principale il soffitto, un terzo il pavimento, nell’altro terzo più o meno si becca qualcuno che qualche volta si riesce pure a riconoscere!!!
Non è che mi sia divertito tantissimo, ma quanto meno ho condiviso una serata con tutti i coinquilini e questo ha permesso un definitivo ingresso nel “gruppo”. Obiettivamente si è un po’ esagerato, pure loro alla fine lo hanno ammesso. Le due bottiglie di champagne a fine serata hanno infatti tagliato le gambe a tutti ed è stata dura finire tutti “sani e salvi”.
Il club a cui siamo andati, a Soho, trasmetteva solo musica funky stile anni 70, e chi si trovava perfettamente a proprio agio erano dei personaggi usciti da non so quale telefilm, con le scarpe in vernice, che in un angolo del locale, si sfidavano con passi simil black dance. La cosa buffa è che loro non parlavano tra di loro, come faceva tutto il resto del locale, ma comunicavano uno alla volta con sorrisini di approvazione, pose ed evoluzioni varie. Ho pagato solo l’ingresso, il resto è stato tutto offerto, ed ho dato una piccola mancia al tipo del cesso…servizio impeccabile, possibilità di scelta tra una quarantina di profumi maschili, sapone versato direttamente sulla mano, asciugamano lindo come il culo di un bambino. Devo farmi dare le foto. La caaaasa ha una macchina fotografica per quando si esce. Una bellissima casio ultra sottile con il monitor rotto. Sembra strano ma ciò ha un valore aggiunto. Solitamente la domenica ci si ritrova tutti assieme per vedere le foto fatte a caso. Un terzo hanno come soggetto principale il soffitto, un terzo il pavimento, nell’altro terzo più o meno si becca qualcuno che qualche volta si riesce pure a riconoscere!!!
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