giovedì 28 maggio 2009

Chicken Tikka Masala

l'altra sera ero in giro in bicicletta e ad un incrocio di south kensington stava per succedere un incidente automobilistico. per via di una mancata precedenza e per evitare una macchina ferma, un autista di black cab ha dovuto frenare di colpo, talmente di colpo che ho visto la signora indiana che era a bordo schiacciarsi sul vetro divisorio e cadere in mezzo ai sedili! ho riso per la scena, ma la poveretta si è fatta proprio male! morale della favola: allacciate sempre le cinture di sicurezza quando salite su un black cab. ps: stranamente non è scoppiata la rissa tra automobilisti.

domenica 17 maggio 2009

ROGER LIMA

a scuola sempre insegnano che a domande ''have you...'' si deve rispondere ''yes, I have''. in questi tre/quattro anni che bazzico per londra, credo di aver applicato questa regola una volta sola. e mi ricordo pure dove: metro stepney green, east london. volevo un abbonamento e mi è stato chiesto se avevo la oyster. per la felicità mi ero pure voltato sorridente verso elisa. non sono mai stato uno
studente modello al liceo. e nn ho mai studiato bene la grammatica inglese. l'ho sempre evitata. mi piaceva la letteratura inglese, soprattutto quella americana, di metà 900. però per la scuola è inutile, bisognava sapere bene dickens. al liceo mi piaceva anche la fisica. soprattutto l'ottica. ma dove si va con una laurea in fisica, chiedese la madre preoccupata al figlio. beh, prendete nota, ho scoperto che con una laurea in fisica si possono fare milioni nella city. soldi facili per chi ci sa fare. il concetto è quello di inventarsi ''confezioni'' di prodotti che permettano alti guadagni all'istituzione finanziaria di turno. in cambio il candidato deve rinunciare a una vita ''normale'', fatta di relazioni vere e non ad esempio di ''muraglie cinesi'' (ovvero se tizio che lavora nel settore pubblico deve chiamare caio, che lavora nel privato, allora deve intervenire sempronio che ascolta e vigila che non vengano scambiate informazioni sensibili tra settori in concorrenza tra loro - che poi come idea non è male, senonché le persone possano parlarsi in bagno tra una riga di coca e l'altra). il candidato però tra bonus e stipendio potrà facilmente superare le 100.000 sterline.
londra era una città dove mai avrei pensato di vivere e lavorare. eppure ora ha segnato in maniera molto marcata la mia vita. penso di essere tra i pochi sfigati che si sposa e deve tornare a casa lasciando in italia la propria moglie. tant'è ora qui sono, e tutto sommato posso pure dire per fortuna. all'inizio in mezzo a ulema, sherpa e accenti allucinanti. posti in cui non tanto l'occhio notava le varie difficoltà che caratterizzano l'integrazione di culture diverse, quanto, piuttosto, come certe ansie al liceo per le interrogazioni di inglese non hanno avuto proprio senso! e quindi la mia insegnante di inglese chaucer se lo poteva veramente mettere nel culo! seppur oggi per strada nn abbia più particolari problemi di listening, capita di avere un certo timore quando devo chiamare i vari call-centres. bt nn mi crea più di tanti problemi. quello di o2 invece devia le chiamate in mezzo a capre e lande desolate (scozia) quindi ogni tanto la regola che mi sono imposto è quella di ripetere all'operatore quello che ho capito. se l'operatore conferma è fatta. quello che invece rimane sempre un terno al lotto è il call center di barclays, online banking. credo che le chiamate vengano dirottate in bangladesh. e capista spesso che quando sono al telefono con l'operatore mi metto a guardare elisa sconsolato. se ciò capita, vuol dire che non ho passato le domande che accertano la mia identità e che quindi l'operatore mi ha bloccato l'account. il problema non è più quindi "capire", bensì "il farsi capire". le domande che l'operatore dal bangladesh ti pone sono sempre le stesse e in teoria pure le risposte che io devo dare. in pratica però il mio cognome contiene un paio di ''erre'' e un paio di ''elle''. e per "loro" sono la stessa cosa, come se fossero un'unica lettera...

giovedì 7 maggio 2009

don't upset the rhythm

è buffo perché dopo tutti questi mesi mi illudo ancora che il mio interlocutore sia veramente interessato a come io stia. e mi dimentico sempre che si trattano di semplici domande impartite da superiori ''store manager'' per soli motivi di ''marketing and customers satisfaction''. oggi i piccoli robottini di wh smith al terminal nord di gatwick hanno superato loro stessi. e io da pirla anche rispondevo! e la faccia del commesso, alla fine di tutte le sue retoriche e patetiche domande, mi ha pure trasmesso un bel ''oh ma che cazzo vuoi''! ...rimango sconsolato tra tutti i miei why e i miei futuri, nonché incerti, because.