mercoledì 2 giugno 2010

STN - TSF

Trofeo Abarth 500 GB
Ogni volta che Joel Duloz, Mr. Duloz, era costretto a volare per lavoro, la notte non era mai abbastanza per dormire. L'angoscia di non sentire la sveglia, la mancanza di sonno, la gentilezza dell'autista che alle 3 della mattina è solo impertinente, l'incombere di meeting patetici con uomini di affari che in un mese guadagnano quanto lui in un anno, gli hanno sempre messo uno stato di malumore "irrequieto". E ciò non era bene. Ogni volta che l'aereo era in fase di decollo, proprio quando la potenza sprigionata dai motori era la massima, quando la tensione era a mille perche' un minimo errore poteva causare un disastro, Mr. Duloz chiudeva gli occhi e pensava, anzi sperava, che quello fosse il suo ultimo viaggio. Pensava che se proprio doveva morire in aereo, sperava che questo avvenisse in fase di decollo. O in fase di atterraggio. Tuttavia Mr. Duloz non aveva paura delle turbolenze. Mr. Duloz le affrontava sempre con molta filosofia. A Mr. Duloz non piaceva l'idea di morire in volo. Pensava che il precipitare fosse solo per le persone coraggiose.

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